MANIFESTO

Siamo un gruppo di cittadini firmatari del dissenso verso il Progetto di cementificazione dell’ area verde del Parco Comunale di Corso Gramsci – Aquileia da parte dell’ A.T.E.R. di 16 appartamenti suddivisi in 4 palazzine da 2 piani l’una.

Aquileia No Ca’ : NON siamo contrari agli alloggi A.T.E.R., ma siamo CONTRARI all’edificazione dell’ AREA VERDE come Parco Comunale: il buon senso comunitario ci dice che ci possono essere soluzioni alternative.

Di seguito trovi il testo completo, il Nostro MANIFESTO ed in allegato trovi la LETTERA di DISSENSO  che raccoglie i primi firmatari e protocollata dal Comune di Aquileia.

Questo é il Nostro MANIFESTO.
Questo é il comunicato del Nostro dissenso.
#Aquileia 11/07/2020

OGGETTO: Urbanizzazione parco pubblico a sud di Aquileia

I sottoscritti cittadini di Aquileia vogliono con la presente esprimere il loro profondo dissenso alla prevista prossima costruzione di case ATER nella zona verde tra Tullia e la zona PEEP 167 a sud di Aquileia.

Le motivazioni alla base di questo dissenso sono le seguenti:

1. Un principio universalmente riconosciuto: NON SPRECARE SUOLO per cementificare ma privilegiare il recupero dell’ esistente.

2. Aquileia è dopo Udine il secondo paese in Friuli con la maggior presenza di case ATER, con la differenza che Udine conta ca 100.000 abitanti, mentre noi solo 3.500. Sono presenti inoltre nel territorio comunale diverse aree di edilizia convenzionata. E’ evidente che la sensibilità alle esigenze abitative è più che comprovata e già praticata dalla comunità.

3. Il patrimonio edilizio dell’ATER in Aquileia presenta la disponibilità di almeno N° 5 unità abitative vuote che potrebbero da subito dare una risposta alle eventuali necessità esistenti, più altre circa 13 unità libere da sistemare.

4. Le nuove case ATER verrebbero costruite sacrificando una zona attualmente adibita a giardino pubblico con alberi che fanno da polmone verde al paese. Senza contare che si andrebbe a modificare una realtà urbanistica in Corso Gramsci che prevede un’alternanza di zone edificate e aree verdi pubbliche con alberi ad alto fusto.

5. Risulta quanto mai incomprensibile privare di un parco pubblico la collettività per costruire nuove abitazioni di cui non se ne ravvisa dla necessità al momento che Aquileia sta vivendo un periodo di decrescita demografica, non ha una domanda abitativa forte ma ha invece un numero elevato di abitazioni nuove e meno nuove vuote e chiuse, nonché un altissimo numero di edifici fatiscenti nel centro storico che potrebbero essere oggetto di rigenerazione edilizia. Al riguardo l’ATER ha già sperimentato in diversi comuni della regione FVG dei progetti di recupero edilizio.

6. Non da meno è la considerazione che la soppressione della zona verde in questione rappresenterebbe un ulteriore affronto agli abitanti del quartiere Tullia che già sono stati oggetto di una sgradita speculazione edilizia.
La lottizzazione TULLIA di ca 20 anni fa prevedeva un piano particolareggiato che se da un lato aveva un indice di edificabilità molto più alto della media dei comuni della Bassa Friulana in quegli anni, dall’altra contemplava la costruzione di case singole, bifamigliari o villette a schiera. Nel tempo però, l’accorpamento dei lotti per la edificazione di villette a schiera è stato furbescamente usato per costruire condomini provocando la notevole riduzione di superfici adibite a verde e un forte incremento dei volumi edificati. Senza contare che l’erogazione dell’acqua potabile è garantita da un pozzo di quartiere il cui impianto di distribuzione era stato progettato per un certo numero di utenze e non certo per quelle effettivamente realizzate. Di conseguenza, soprattutto d’estate, nei piani dal primo a salire si verificano disagi per la ridotta pressione dell’acqua e l’aggiunta di nuove unità abitative aggraverebbe il problema.
I residenti, in più occasioni, anche con la raccolta di firme, fecero le loro rimostranze alle amministrazioni succedutesi ritenendosi ingannati per aver permesso tale speculazione ai loro danni e pertanto, PRIVARLI ora del verde “A COMPENSAZIONE” di quello sottrattogli è aggiungere la beffa all’inganno.

7. Già nel 2010 era stata fatta una raccolta firme in cui gli abitanti della 167 confinanti con la zona in questione protestavano per il cambio di destinazione del terreno che non portò alcun ravvedimento da parte dell’amministrazione dell’epoca.

8. Si va a modificare la viabilità su due vie: vicolo ARA e vicolo MORO che non sono atte a supportare una viabilità superiore a quella esistente.

A fronte di quanto esposto, pur non ritenendovi responsabili di questa pregressa scellerata decisione, divenuta definitiva nei primi mesi del 2019, Vi invitiamo a porvi rimedio.
Le passate amministrazioni comunali si sono preoccupate di costruire case che alla luce dei fatti non servono e non si sono preoccupate invece di condurre Aquileia nella legalità dotandola di un impianto di depurazione acqua reflue.

NON SI SPRECHINO RISORSE PUBBLICHE PER OPERE INUTILI, MA SI INVESTA PER IL BENE COMUNE: L’AMBIENTE IN CUI VIVIAMO.

Pena la riprovazione per l’ennesimo scempio del territorio a fini speculativi!

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