Aquileia: Vicolo Senza Confini – La Prima Via Multi Etnica

Ad Aquileia, come recita il cartello dinnanzi al cantiere aperto ATER, in fondo a Corso Gramsci, sull’ ex parco comunale, ex area verde di + di 5000 mq, i lavori dovrebbero finire l’1 gennaio 2023.

Mi chiedo quale potrebbe essere il nome del nuovo vicolo. Come verrà deciso? Da chi?

Una tra le motivazioni allegate alla prima petizione protocollata nel marzo 2010 recitava (qui la scansione dell’atto protocollato):

“Analizzando i progetti scopriamo che in quegli appartamenti non vivranno famiglie di Aquileia, alcuni hanno addirittura tre camere, due bagni e cucina e soggiorno separati.”

La petizione è andata in carta straccia, come la raccolta firme tra il 2020 ed il 2021 (petizione che è stata protocollata nel Comune di Aquileia ed ha concluso la sua corsa invece che proseguire anche in sede Regionale FVG): 643 firmatari ancora in attesa di giudizio da parte di “chi di dovere”: si spera (almeno per il sottoscritto) che vengano riportate in pubblica piazza dal portavoce dei cittadini aquileiesi, per trasparenza e condivisione della cosa pubblica le modalità, gli atti ed i risultati di tutte le azioni intraprese per “bloccare” il “progetto ATER” come da promesse in campagna elettorale.

La parola promessa accoppiata a campagna elettorale è un ossìmoro? Ai posteri l’ardua sentenza, diceva qualcuno.

Quei posteri che nel gennaio 2023 potrebbero vedere l’inaugurazione dei nuovi alloggi ATER con affitto a prezzo calmierato (se come da programma edile varrà rispettato il timing costruttivo così prodotto da ingenieri ed architetti preposti) e potrebbero anche assistere all’ inaugurazzione in quella data del nuovo nome del vicolo.

Il sottoscritto Davide Tommasin, anche se non registrato all’albo dei “cittadini volontari” del Comune di Aquileia, ma come semplice libero cittadino interessato al bene comune avanzo la proposta del nome della via, mancasse mai che qualcuno come “chi di dovere” legga e magari gli piaccia l’idea.

Vicolo Senza Confini

Mi auguro con tutto il cuore che possa diventare la prima via di Aquileia inclusiva, colorata e multi etnica, in barba anche alla motivazione su menzionata ed avanzata nella petizione 2010 da vari aquileiesi preoccupati.

Per dovere di cornaca e pura curiosità segnalo la sentenza che nel 10 giugno 2021 da parte del Tribunale di Gorizia ha ordinato l’inserimento in graduatoria Ater di 15 cittadini stranieri asiatici e 35 residenti bengalesi considerando la condotta della Regione FVG, Ater di Gorizia e Comune di Monfalcone “di carattere discriminatoria”.

NOTA: Questo è il PDF condiviso da Ater Gorizia della sentenza